Produzione 2014
La chiave comica e l'uso di un linguaggio scenico di immediata comunicazione con i ragazzi, una scenografia semplice e quotidiana, sonorità asciutte e contemporanee, creano un linguaggio teatrale che vuole essere principalmente evocativo, altamente metaforico, comprensibile ma non didascalico. La metafora della vita dopo la giovinezza, del passaggio dall'infanzia all'adolescenza, fino all'età adulta - attraverso l'incantesimo della vita - scorre delicatamente sul palco attraverso l'antica fiaba della Principessa Rosaspina.
Testo liberamente ispirato a "La Bella Addormentata" di Charles Perrault e "Rosaspina" dei Fratelli Grimm.
"A chiudere la carrellata odierna, una fiaba-fiaba, con la f maiuscola. Marianna Batelli e Cristina Gianni di RossoTeatro-Atelier Teatro Danza fondono parola e gesto nella bianca scenografia in cui, con la voce, il corpo e qualche paio di scarpe, raccontano la magia del sonno centenario della bella addormentata. Spettacolo grazioso, giusto per i babyspettatori". A. A - Il Giornale di Vicenza